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Avete mai pensato alla sicurezza dei frantoi?
26
Apr
Ad oggi esistono ancora attività e comparti lavorativi che rimangono poco esplorati dal punto di vista della tutela della sicurezza del lavoro.
Tra questi ci sono sicuramente le attività di produzione del vino e dell’olio, poco analizzate dal punto di vista della sicurezza soprattutto per la evidente difficoltà, a causa della stagionalità di questo tipo di lavoro e dell’intercambialità delle mansioni, di delineare con precisione i profili degli operatori del settore.
Esiste però un documento del 2011 dell’ INAIL CONTARP (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) che spiega i rischi a cui un lavoratore di un frantoio può andare incontro durante le varie fasi di lavorazione del prodotto (prevenzione inail)
I pericoli presenti nei frantoi: il rumore (basta pensare agli ambienti angusti dove abitualmente sono alloggiati i macchinari utilizzati per la lavorazione delle olive che diffondono ancora di più il rumore dei macchinari); le vibrazioni meccaniche; pesatura, deposito e scarico in tramoggia (fasi ad alto rischio per la movimentazione meccanica eseguita con muletti); lavaggio-defogliatura, frangitura, gramolatura, separazione e estrazione dell’olio (operazioni che necessitano di accorgimenti di sicurezza ben precisi come pavimenti asciutti per evitare cadute e tramogge di carico protette e segnalate); conservazione e confezionamento del prodotto (i fattori di rischio riguardano la movimentazione manuale e meccanica dei recipienti, l’imbottigliamento automatico e il confezionamento dei prodotti ).
La movimentazione con carrelli elevatori è la fase più critica soprattutto perché nei frantoi lo spazio è limitato ed è facile che ci siano per terra chiazze d’olio, un pericolo da non sottovalutare soprattutto in caso di rampe di carico. Per evitare lo scivolamento e la caduta dei carrelli, i piazzali di carico devono avere pendenze idonee, ma soprattutto diventano fondamentali i fermaruote per i mezzi da caricare.